Assemblea Regionale 2010 - Bozza Programmatica

 

 

 MASCI – REGIONE PIEMONTE

 Adulti Scout testimoni competenti nella Chiesa, nella società e nel mondo.

 Riflessioni della REGIONE PIEMONTE per l’Assemblea Nazionale di Principina (Gr)

  

Ottobre 2010

 Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non lo avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, morirete felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di aver fatto del vostro meglio.

 

MOZIONE

 L’emergenza educativa è una situazione ormai riconosciuta a tutti i livelli. In particolare gli adulti sembrano, oggi più che mai, investiti da questa emergenza. Il MASCI può rappresentare una risposta significativa all’esigenza di un percorso di educazione continua degli adulti in virtù di alcune proprie peculiarità:

  -        i valori educativi tipici dello scoutismo;

 -        il confronto generazionale e di esperienza vissuto nelle comunità;

 -        la capillarità sul territorio e l’autonomia delle comunità che ne fanno un luogo educativo unico;

 Si ritiene, anche in relazione a quanto emerso durante il Sinodo dei Magister, che vada sviluppato un forte ed innovativo piano di educazione permanente per rendere gli AS persone competenti ad essere protagonisti e testimoni nelle specifiche realtà.

 Le comunità MASCI del PIEMONTE invitano le strutture competenti del Movimento ad impegnarsi:

 -        a sviluppare un progetto individualizzato del singolo adulto (percorso educativo dell’adulto scout); tale percorso ha come riferimenti i valori dello scoutismo, il movimento, attraverso il suo Patto comunitario e la Carta di Comunità. Esso nasce dall’esperienza vissuta all’interno della comunità e, conducendo ad un’ analisi individuale  sui propri bisogni,diventa patrimonio condiviso stimolo dell’intera  comunità di appartenenza;

-        ad identificare in modo preciso un piano formativo a 3 livelli, fortemente centrato su dinamiche esperienziali:

 §  scoperta: rivolto a coloro che si avvicinano al movimento; tali eventi si pongono l’obiettivo di aiutare a scoprire i valori propri dello scoutismo vissuto in modo adulto. Hanno un respiro regionale o interregionale;

 §  competenza: rivolto a coloro che inseriti nelle comunità e consapevoli della necessità di testimoniare i valori condivisi vogliono approfondire aspetti della loro formazione (identificati dal progetto educativo individuale). Hanno respiro nazionale;

 §  responsabilità: rivolto a coloro che ritengono che il servizio attenga alla dimensione dell’essere e pertanto vogliono in modo attivo agire per “rendere il mondo un po’ migliore di come lo hanno trovato”. Non sono necessariamente rivolti al servizio interno del Movimento ma anche per “imparare” a essere protagonisti nella società e nella Chiesa. Tali eventi possono essere sia interni a livello nazionale che sviluppati con altri enti educativi in linea con gli obiettivi del MASCI. 

Questo percorso formativo, non può avere caratteristiche di obbligatorietà ma deve divenire lo scopo specifico del Movimento e dei suoi aderenti. Solo attraverso persone competenti e testimoni preparati si può davvero essere incisivi negli ambienti in cui si opera.

 -        a valorizzare il momento dell’accoglienza all’interno delle comunità eventualmente identificando la figura di un tutor come persona che accompagna il nuovo entrato alla scoperta della comunità e del Movimento;

-        a promuovere lo sviluppo di comunità regionali o zonali nelle quali giovani interessati alla proposta del Movimento possano confrontarsi e vivere una  prima esperienza di scoutismo adulto, finalizzato all’inserimento in comunità possibilmente verticali per un costruttivo confronto tra generazioni.

 Qui di seguito alcuni elementi di riflessione per un approfondimento delle motivazioni della mozione.

 In un mondo dominato dall’incertezza, dalla fragilità e dalla scarsa motivazione  a programmare il futuro (la sola realtà che conta è il tutto e subito), la scelta di riscoprire l’educazione soprattutto nell’ambito adulto diventa strategica.

 Lo scoutismo raccoglie in sé molte risposte a queste esigenze (essenzialità, solidarietà, accoglienza, capacità di programmare).

 Vanno, quindi, riscoperti nella loro accezione adulta:

 -        i valori educativi tipici dello scoutismo;

 -        la scelta di essere comunità;

 -        l’impegno ad essere movimento con un’azione che nasce dal basso e ritrova nell’identità dei valori dell’ essere insieme.

 -  I VALORI di uno scoutismo adulto

 I 4 punti di B.P., sono il fondamento dell’essere scout ma vanno  vissuti ed interpretati in modo adulto.

 Formazione del carattere : rifiutare con determinazione la tentazione del “facile ripetersi” ed esplorare la necessità del “cambiare”, vivere in modo adulto le proprie scelte politiche, sapendo sfidare la resistenza al cambiamento, progredendo attraverso l’educazione permanente nella conoscenza di sé, del mondo e del suo profondo mutare in atto.

 Salute e forza fisica da intendersi come “equilibrio psicofisico” con la consapevolezza dei limiti e delle difficoltà che l’età adulta ed anziana comportano accettando e valorizzando se stessi onde poter essere uomini di frontiera che si pongono ai confini delle situazioni di disagio con capacità di fare sintesi e gestire il confronto.

 Abilità manuale: un percorso di formazione che non può prescindere dall’atteggiamento dell’imparare facendo usando la professionalità dell’adulto tale da costruire in modo chiaro e concreto una progettualità volta al raggiungimento degli obiettivi mediante l’essenzialità, la fantasia e la creatività.

 Servizio è testimonianza, stile, capacità di confronto con gli altri, disponibilità personale, costanza che non si ferma “all’impresa” che porta visibilità e gratificazione ma che perdura

 nel quotidiano, nella ferialità assumendosi delle responsabilità anche andando controcorrente. Il servizio non appartiene alla sfera del fare ma a quella dell’essere. Realizza la persona nella logica evangelica dell’amore.

 Questi valori diventano impegno quotidiano e richiamano al nostro essere cristiani impegnati che sanno porsi all’ascolto della Parola e sanno vivere in maniera piena l’appartenenza alla Chiesa, cogliendo nel simbolismo della liturgia il modo  di comunicazione con Dio e con i fratelli, rivalutando la sfera emozionale rispetto alla sola costruzione di nozioni.

 L’essere cristiani ci richiama al dovere di essere cittadini maturi ed impegnati che operano  in modo coerente con i principi ispiratori della Dottrina Sociale della Chiesa.

 La scelta politica del Movimento nasce e si concretizza nell’impegno quotidiano del singolo appartenente.

 Tutto questo vuol dire, allora, essere veramente “adulti scout”, uomini della frontiera, nella società e nella Chiesa.

 -   IL  PROGETTO dell’Adulto Scout

 Ma essere sulla frontiera, sapere cogliere i segni dei tempi presuppone il dovere essere preparati (Estote Parati).

 Questo concetto apre al dovere dell’ educazione permanente, dell’ autoeducazione che fanno dell’adulto un uomo in costante cammino (la strada come metafora della vita).

 Si tratta di aiutare gli adulti a scoprire, attraverso la comunità, i valori che lo scoutismo propone, aiutando ciascuno a farli diventare concreta testimonianza.

 Il rischio più grande è quello della quotidianità, del cogliere solo il presente  (Bardulla E. – Educazione degli Adulti: l’esplorazione del saggio; 2009,Sinodo dei Magister: 86). Occorre quindi riabituarsi a progettare, ripartendo da se stessi (testo citato: 88). Occorre, in altri termini sapere definire un  proprio progetto educativo nel quale si sappiano  cogliere i propri bisogni formativi da sviluppare sia a livello singolo  che a livello comunitario.

 Questo progetto educativo deve fare riferimento alle scelte fondanti del Movimento (Statuto e Patto comunitario) e partendo dal singolo, nel confronto con la comunità di appartenenza che diventa allora comunità educante, sviluppa gli obiettivi per una visione “strategica” della propria vita e del proprio impegno, per soddisfare i propri bisogni.

 - LO SCOUTISMO come metodo di educazione per gli adulti

 Il bisogno è l’elemento essenziale del processo di crescita e di realizzazione della persona: è quello che dà la felicità. La felicità personale non può essere a discapito di quella degli altri; deve quindi basarsi su valori precisi che sono contenuti di sostanza, condivisi e condivisibili. Questi valori divengono la risposta ai bisogni.

 Ma questo deve avvenire all’interno di un progetto di educazione permanente dell’adulto che, attraverso il Movimento, ”dà gambe” al desiderio di realizzazione di sé e della propria comunità di appartenenza (famiglia, Chiesa, società civile, movimento).

 L’educazione dell’adulto nel Movimento non può prescindere dal ricordarsi il nostro essere nello scoutismo, metodo educativo attivo che va rivisitato nell’adultità nei suoi elementi ispiratori.

 Il racconto che coinvolge e permette di riordinare eventi (si pensi alle parabole di Gesù);

 La strada che è la metafora della vita e consente libertà, continua conversione, scoperta di valori;

 L’essenzialità e il gioco come termini di paragone della ricerca delle cose semplici e della visione ottimistica della vita.

 La comunità, luogo centrale di incontro e di crescita.

 L’imparare facendo, l’educazione attraverso l’esperienza.

 - LA COMUNITA’ come luogo di educazione degli adulti

 Al centro del progetto non può,allora, che esservi la comunità la quale, intorno alla propria carta (Sintesi caminetti 6 – Percorso verde) si progetta, identifica nuovi percorsi, verifica il proprio cammino e stimola i singoli alla progettualità individuale.

 È all’interno delle comunità che il singolo cresce, stimolato dal confronto con altri adulti con i quali condivide valori e nella quale si scambiano esperienze.

 Proprio perché la comunità è il luogo dove le esperienze si mettono in comune e perché in questa condivisione si cresce, la presenza di età e percorsi diversi diventano un valore fondante (Sintesi caminetti 1 – Percorso verde).

 La verticalità è una esperienza tipica dell’educazione scout ed è elemento di apertura agli altri e di crescita; questo valore non può essere dimenticato ma ripensato a fronte dell’invito a sperimentare modelli diversi di comunità (vedi Riflessioni del Presidente - 2009,Sinodo dei Magister: 24).

 L’inserimenti di persone in una comunità passa attraverso il “trapasso nozioni” assicurato dalla comunità e da un tutor; egli aiuta il “novizio” a conoscere e cogliere i valori propri della comunità di appartenenza e del Movimento. La vita reale, la necessità di preservare la concretezza dell’esperienza (Bardulla E. – Educazione degli Adulti: l’esplorazione del saggio; 2009, Sinodo dei Magister: 93) è anche nel confronto tra età e modi di pensare diversi: “per essere adulti …il percorso è lento e deve passare dalla fantasia, dalla mediazione alla realtà. Credo che il compito dell’adulto oggi sia soprattutto questo.” (Bardulla E. – ibidem).

 - L’ EDUCAZIONE attraverso l’esperienza

 Pur trattandosi di adulti l’essere scout ci impegna ad un metodo di crescita che non può essere quello tipico della formazione teorica  ma deve salvaguardare lo specifico. I campi di formazione devono passare attraverso l’esperienza, l’imparare facendo. Questo non esclude la riflessione e la verifica,tipiche del metodo scout, ma esse nascono e trovano le loro basi in quello che si è vissuto. Lo stile sobrio ed essenziale, il privilegiare momenti di confronto anche con realtà difficili,il mettere in campo le nostre abilità e le nostre difficoltà  devono connotare un campo di formazione per adulti scout.

 A titolo di esempio (non limitativo) vengono indicati luoghi “simbolo” e ambiti di costruzione dei campi.

 Scoperta:

 

Luogo / ambito

Valori

Route sulla via Francigena

Essenzialità

Comunità

Solidarietà

Strada (come metafora della vita)

Spiritualità

Servizio

Comunità di Bose

Comunità

Condivisione

Spiritualità

Campi Regionali

Essenzialità

Comunità

Condivisione

Gioia

 

 Competenza

 

Luogo / ambito

Valori

SERMIG

Accoglienza

Solidarietà

Pace

Servizio

Treno per Lourdes

Solidarietà

Servizio

Debolezza / malattia

 

Responsabilità

 

Luogo / ambito

Valori

Gruppo Abele

Solidarietà

Legalità

Giustizia

 

- IL MASCI come proposta educativa per adulti

 Il Movimento oggi esiste, è vivo ed è ricco delle donne e degli uomini che, nelle singole comunità, condividono valori e scelte. Il suo obiettivo non deve essere la ricerca della visibilità ma deve diventare il luogo (si potrebbe dire con un termine “moderno” il laboratorio) dove persone veramente libere, perchè capaci di scelte motivate, lavorano “per lasciare il mondo un po’ migliore di come lo si è trovato

 In questa ottica va vissuta la crescita del Movimento come proposta in cui:

 -        si condividono le proprie scelte più profonde attraverso  la scoperta di valori;

 -        si utilizzando le risorse a disposizione per raggiungere gli obiettivi del proprio progetto acquisendo  la competenza;

 -        si testimoniano  i valori nella propria vita accettando le responsabilità