Il Consiglio Regionale del Piemonte, pur tenendo conto delle precisazioni della vicepresidente Moratti, ha ritenuto di dover comunicare il proprio sgomento rispetto a considerazioni potenzialmente foriere di degrado nell'attenzione agli ultimi ed evocative di quella cultura dello scarto per cui Papa Francesco ci mette continuamente in allerta.
Considerando che non fosse più tempo di soprassedere ulteriormente, il Consiglio Regionale ha ritenuto doveroso prendere posizione. Certo una piccola goccia, ma come sottolineava Madre Teresa:
Torino, 24 gennaio 2021
Il Consiglio Regionale del M.A.S.C.I. Piemonte riunito in data odierna ha approvato il seguente documento in merito alle affermazioni dell’assessore alla Sanità Lombarda.
In relazione al prospettato inserimento del PIL tra i criteri da adottare per la distribuzione dei vaccini, le dichiarazioni di Letizia Moratti lasciano trasparire concetti pericolosi ed assolutamente non condivisibili che rimangono sostanzialmente non modificati anche nelle precisazioni che il neo assessore alla Sanità Lombarda ha voluto fornire di fronte alle reazioni che le sue parole hanno suscitato. Sostenere infatti che la Lombardia “ha la necessità di essere tenuta in considerazione “perché, "se si aiuta la ripresa della Lombardia, si contribuisce in automatico alla ripresa dell'intero Paese" è pretendere che si avalli un diritto al privilegio e sottendere contemporaneamente un aspetto che possiamo ascrivere alla ingravescente e sempre più diffusa cultura dello scarto. Risuonano concetti ed affermazioni per i quali, mascherando la realtà, si sostiene che la globalizzazione avrebbe dovuto contribuire al benessere di tutto il genere umano, laddove il suo meccanismo crudele ha, invece, consentito - e consente - alla parte più forte dell’economia mondiale di prendere il meglio in tutti campi e di lasciare il resto, quando e se ce n’è, agli altri: un modo per designare un’esclusione sistematica dei più deboli, esposti senza difese alla voracità del sistema. Questa strana associazione tra PIL e vaccini, tra la possibilità di ricevere vaccini contro il Covid in base alla capacità di produrre ricchezza tende ad intaccare il diritto che la Costituzione sancisce in modo assolutamente egualitario, per il quale la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo.
Noi Adulti Scout del Piemonte, confermando come nostra l’opzione Cristiana per i più deboli e per gli ultimi, crediamo che qualunque criterio scientificamente fondato debba tendere a scelte che risultino efficaci nel proteggere prioritariamente gli individui più esposti alle conseguenze letali della pandemia in atto.
Vilma Marchino
Segretario Regionale
Il Consiglio Nazionale del Masci, nel corso della riunione del 6 febbraio 2021, ha fatto propria all’unanimità la presa di posizione del Consiglio regionale del Piemonte.