Dov' è tuo fratello?

Per passare dall’emozione all’azione abbiamo avviato una raccolta di firme per la presentazione di una   

petizione popolare

per chiedere al Parlamento italiano e alle autorità politiche dell’Unione Europea, di individuare tutte le soluzioni più opportune per mettere fine alla quotidiana strage di donne, uomini, anziani e bambini che scappano dalla guerra e dall’oppressione e trovano la morte.

 

Anche il Masci in Piemonte ha cominciato a raccogliere le firme per questa importante azione civile che culminerà e si concluderà nella giornata del 2 ottobre con un momento di raccolta in tutte le regioni e con il maggior numero di Comunità coinvolte possibile.

L’iniziativa è particolarmente importante per discutere e sensibilizzare sull’argomento.

Apriamo, quindi, una pagina di questo sito per dedicarla alla petizione. Fateci sapere cosa accade nelle vostre Comunità.

Gioacchino – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Maria Grazia – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Di seguito il testo della petizione 


PETIZIONE POPOLARE

I sottoscrittori della presente petizione popolare, richiamandosi ai principi sanciti dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo che:

considera il riconoscimento della dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

ritiene il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani quale causa di atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità. L'avvento di un mondo in cui gli esseri umani siano liberati dall’oppressione e dal bisogno è la più alta aspirazione dell'uomo.

Convinti, inoltre, che è urgente intervenire per mettere fine all’ormai quotidiana strage di donne, di uomini, e bambini alla disperata ricerca di pace e dignità, si rivolge al Parlamento e al Governo Italiano e al Parlamento Europeo affinché, ciascuno per le proprie competenze, si impegni:

1.                  ad individuare corridoi umanitari sicuri per consentire il transito ai migranti vittime di guerre,

             persecuzioni, catastrofi e dittature;

2.                  a garantire un’accoglienza degna e rispettosa dei diritti della persona;

3.                  ad accelerare le procedure di identificazione e definizione delle richieste di asilo, al fine di ridurre

              al minimo la permanenza nei centri di concentrazione dei migranti;

4.                  a far superare, a livello europeo, i vincoli del Regolamento di Dublino;

5.                  a progettare e realizzare veri percorsi di integrazione

6.                  a realizzare interventi politici/economici nelle nazioni di partenza dei migranti.